PrivateVPN si pubblicizza come una delle migliori VPN a basso prezzo per lo streaming. Sostiene anche di offrire un eccellente supporto per torrent, robuste funzionalità di sicurezza e un’autentica politica di no-log. Tuttavia, PrivateVPN è un’azienda di piccole dimensioni: sarà quindi in grado di competere con VPN più grandi e affermate?
Per scoprirlo, ho testato tutto ciò che offre. L’ho provata con tutte le principali piattaforme di streaming, per vedere se è davvero una delle migliori come afferma di essere. Effettuare test di velocità approfonditi mi ha permesso di capire se può mantenere prestazioni adeguate anche per le attività di navigazione, gaming e file sharing via torrent. In ottica di sicurezza, ho esaminato accuratamente la sua politica sui log e ho verificato l’eventuale presenza di perdite di dati.
Dopo i miei test, posso dire che consiglio vivamente PrivateVPN. Non sono molte le VPN capaci di accedere a praticamente tutte le piattaforme, mentre offrono solida sicurezza: non ha mai rivelato la mia posizione reale e offre anche una delle migliori politiche sulla privacy. Inoltre, è coperta da una garanzia di rimborso fino a 30 giorni, quindi puoi provare PrivateVPN senza rischi. Resta comunque una piccola azienda, una condizione che comporta alcuni svantaggi che non la rendono adatta a tutti.
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Sei di fretta? Ecco le mie principali conclusioni
Pro
Contro
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Caratteristiche di PrivateVPN – Aggiornate a 2023
9.6
💸
Prezzo
|
2.08 EUR/mese
|
📆
Soddisfatti o Rimborsati
|
30 Giorni |
📝
La VPN conserva logs?
|
No |
🖥
Numero di server
|
200+ |
💻
Numero di dispositivi per licenza
|
10 |
🛡
Interruttore d'emergenza
|
Sì |
🗺
In base al paese
|
Sweden |
📥
Supporta il torrenting
|
Sì |
Streaming - Accede a tante piattaforme con un’eccellente riproduzione
9.8
Si tratta davvero di una delle migliori VPN per lo streaming. Ho potuto accedere a tantissimi cataloghi di tutte le principali piattaforme e non ci sono stati problemi in termini di qualità dell’immagine, tempi di caricamento o buffering. Gli IP dedicati di PrivateVPN sono validi quanto i server ottimizzati per lo streaming dei suoi principali concorrenti. Ho eseguito i miei test usando un browser sul mio PC portatile Windows, ma sappi che le stesse piattaforme non mi hanno dato problemi neppure sul mio dispositivo mobile.
Non sono riuscito a sbloccare solamente un servizio, una cosa impressionante. Mentre ero connesso a PrivateVPN ho avuto poi un piccolo problema di accesso a piattaforme specifiche, tuttavia il supporto clienti mi ha consigliato di reinstallare l’app e tutto è tornato a funzionare alla grande: non ho più avuto alcun inconveniente per accedere ai miei account di streaming.
Efficace con: Netflix, Disney+, Hulu, HBO Max, Amazon Prime Video, BBC iPlayer e altro
PrivateVPN funziona alla grande con Netflix (incluso Netflix USA): solo poche VPN sbloccano più cataloghi locali. Ho iniziato testando tutti gli IP dedicati che la VPN suggerisce di usare per le piattaforme di streaming: 11 di questi server mi hanno dato pieno accesso ai cataloghi locali. Ho provato anche 4 server ordinari e ho potuto accedere alla libreria completa di un’ulteriore regione.
Non ho riscontrato problemi di buffering guardando film ad alto ritmo con PrivateVPN.
Ho avuto accesso ai cataloghi Netflix completi dei seguenti Paesi:
Stati Uniti |
Canada |
Regno Unito |
Australia |
Spagna |
Brasile |
Italia |
India |
Finlandia |
Svezia |
Olanda |
Norvegia |
Alcuni server non sono riusciti a sbloccare le librerie complete: collegandomi in Francia, Giappone, Svizzera, Polonia, Germania, Repubblica Ceca e Nuova Zelanda, ho potuto accedere solo ai contenuti Netflix Originals. Si tratta di una versione del sito che include solo film e serie di proprietà di Netflix. È un evento piuttosto comune e non penso sia la fine del mondo, considerato che Netflix lavora duramente per bloccare quanti più servizi di VPN.
Ho potuto sbloccare Disney+ utilizzando i server dedicati di Stati Uniti, Canada, Italia, Regno Unito e Australia. L’accesso alla libreria statunitense è stato effettivamente il più difficoltoso. Mentre ero connesso al server di New York, usando Chrome ed Edge ho subito un blocco. Fortunatamente, poi, il server dedicato di Los Angeles mi ha permesso di accedere senza problemi ai contenuti. Sono stato bloccato anche quando ho testato la connessione in Germania, ma usando server standard, che non sono ottimizzati per lo sblocco di piattaforme.
Persino sui server distanti ho dovuto attendere solo 5 secondi perché si caricassero i video in HD.
Hulu è stato facile da sbloccare con entrambi i server dedicati degli Stati Uniti. Ho potuto accedervi anche con il server standard di Dallas, una cosa che ho apprezzato perché si trattava di quello più vicino alla mia posizione.
Purtroppo, non esistono VPN capaci di evitare le pubblicità di Hulu.
Ho avuto alcuni piccoli problemi di accesso a HBO Max, prima che il servizio clienti di PrivateVPN mi aiutasse. Non appariva alcuna schermata di errore, però non potevo accedere alla piattaforma, nonostante fossi sicuro di aver inserito l’e-mail e la password corrette. L’agente in live chat mi ha consigliato di reinstallare PrivateVPN, cosa che ha risolto ogni problema.
Gli IP dedicati dovrebbero connettersi tramite il protocollo OpenVPN UDP: se vedi invece TCP, reinstalla l’app.
Ho potuto accedere ad Amazon Prime Video con 8 diverse posizioni server di PrivateVPN. Mi ha permesso di accedere ai cataloghi di Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Francia, Italia, Svizzera, Germania e Giappone. Sono stato bloccato solo con l’IP dedicato della Spagna: Amazon mi ha mostrato una schermata di errore indicando che aveva rilevato l’uso di una VPN.
Interessante che non ci sia stato alcun momento di buffering neppure sui server ordinari.
Ho potuto sbloccare anche BBC iPlayer, Peacock, Sky GO, ESPN+, ITV Hub e DAZN Canada. Con quest’ultima piattaforma mi ha impressionato, considerato che la maggior parte delle VPN non riesce nemmeno ad accedere al sito web di DAZN. È stato semplice anche vedere video senza buffering tramite servizi di streaming P2P come PopcornTime attraverso Kodi.
Lo streaming di materiali protetti da copyright è illegale e consiglio di starvi bene alla larga. Se usi reti di streaming peer-to-peer, assicurati di accedere esclusivamente a serie e film privi di copyright.
Non efficace con: Hotstar
Hotstar è stata l’unica piattaforma che non sono riuscito a sbloccare. Non me lo aspettavo, considerato che PrivateVPN dispone di server dedicati in vari Paesi in cui Hotstar è visibile, come Canada, Stati Uniti e India.
In passato funzionava con questo servizio, quindi credo che tornerà a essere efficace.
Nel complesso, PrivateVPN è una delle migliori VPN per lo streaming, con IP dedicati eccellenti per lo sblocco di tante piattaforme. Tuttavia, esistono VPN in grado di accedere a un maggior numero di cataloghi Netflix e ho avuto quel problema che ha richiesto la reinstallazione dell’app. Comunque, a parte questi piccoli inconvenienti, PrivateVPN è ottima per godersi uno streaming privo di interruzioni.
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Velocità - Prestazioni decenti che si riducono sulle lunghe distanze
8.8
PrivateVPN non è superveloce, ma ho testato VPN molto più lente. Ho eseguito tutti i miei test su un portatile Microsoft Surface con Windows 10. PrivateVPN funziona su una HQN (High Quality Network, rete di alta qualità), condizione che dovrebbe renderla più rapida. Purtroppo, ha comunque rallentato notevolmente la mia connessione, persino in località vicine.
Per i miei test di velocità ho esaminato:
- La velocità in download, che indica quanto rapidamente puoi ricevere informazioni. È particolarmente importante per attività come il download via torrent e il caricamento delle pagine web.
- La velocità in upload, che al contrario indica quanto tempo ci vuole per inviare dati e informazioni. Servono buone prestazioni di upload per caricare rapidamente i propri video su YouTube o per pubblicare post sui social media.
- Il ping, che indica il tempo che impiegano i tuoi dati a viaggiare. Questo è essenziale per il gioco online, perché ti fa sapere con quanta rapidità la rete potrà rispondere ai tuoi input (o pressioni dei tasti).
PrivateVPN offre varie opzioni di personalizzazione, come ad esempio diversi livelli di crittografia. Sono rimasto sorpreso di ottenere velocità leggermente migliori con la crittografia a 256 bit, quindi consiglio di mantenere tale livello. Ci si può inoltre aspettare che le velocità calino di un ulteriore 14% circa abilitando la modalità Stealth (che fa apparire il traffico VPN come traffico ordinario).
I test esposti a continuazione sono stati effettuati usando la crittografia a 256 bit e senza attivare la modalità Stealth. Il grafico qui in basso mostra i 5 risultati del test di velocità che ho effettuato sul server di Los Angeles utilizzando ciascuna alternativa di protocollo disponibile.
OpenVPN UDP è il protocollo predefinito ed è l’unico che funziona con gli IP dedicati.
OpenVPN TAP è stato il protocollo più rapido nei miei test, ma nell’app appare accompagnato dal messaggio "NOT RECOMMENDED” (non consigliato). Ne ho chiesto il motivo in live chat e un agente del supporto ha detto che semplicemente sarebbe superfluo utilizzarlo, poiché l’adattatore TAP è già un componente integrato nell’app VPN.
Mi ha comunque rassicurato del fatto che usarlo non dovrebbe costituire un rischio per la sicurezza né causare altri problemi. Ad ogni modo, ho deciso di mantenere OpenVPN UDP per il resto dei miei test. È il secondo protocollo in termini di velocità ed è anche quello che bisogna necessariamente usare con gli IP dedicati, quindi sarebbe comunque il protocollo che utilizzerei più spesso nel quotidiano.
Ecco i risultati dei miei test di velocità con gli IP dedicati:
|
Distanza |
Download |
Upload |
Ping |
Base (Austin, USA) |
0 km |
302,38 Mbps |
231,04 Mbps |
4 ms |
Los Angeles (USA) |
2.215 km |
93,17 Mbps (calo del 69%) |
233,76 Mbps (aumento dell’1%) |
39 ms |
Toronto (Canada) |
2.596 km |
85,02 Mbps (calo del 72%) |
250,95 Mbps (aumento dell’8%) |
45 ms |
New York (USA) |
2.802 km |
61,99 Mbps (calo dell’80%) |
181,84 Mbps (calo del 21%) |
57 ms |
Londra (UK) |
7.905 km |
141,23 Mbps (calo del 53%) |
283,54 Mbps (aumento del 19%) |
113 ms |
San Paolo (BR) |
8.090 km |
123,04 Mbps (calo del 59%) |
6,63 Mbps (calo del 97%) |
150 ms |
Parigi (FR) |
8.195 km |
56,95 Mbps (calo dell’81%) |
127,35 Mbps (calo del 45%) |
121 ms |
Zurigo (CH) |
8.674 km |
61,65 Mbps (calo dell’80%) |
172,04 Mbps (calo del 26%) |
138 ms |
Tokyo (JP) |
10.537 km |
55,59 Mbps (calo dell’82%) |
146,02 Mbps (calo del 37%) |
143 ms |
Sydney (AUS) |
13.621 km |
108,71 Mbps (calo del 64%) |
263,42 Mbps (aumento del 22%) |
191 ms |
Mumbai (IN) |
14.428 km |
53,32 Mbps (calo dell’82%) |
150,90 Mbps (calo del 35%) |
242 ms |
Anche i server vicini hanno ridotto notevolmente le mie velocità. Il server di Londra mi ha comunque fornito le migliori prestazioni in download, nonostante i quasi 8.000 km di distanza. Le velocità di upload sono state di gran lunga migliori, con alcuni server che persino le aumentavano. Anche il ping si è mantenuto su buoni livelli: mi ha impressionato che ogni server nordamericano che ho testato abbia fornito un ping sempre inferiore a 100 ms.
I miei test sui server regolari hanno fornito risultati migliori:
|
Distanza |
Download |
Upload |
Ping |
Dallas (USA) |
313 km |
221,08 Mbps (calo del 27%) |
95,08 Mbps (calo del 59%) |
11 ms |
Chicago (USA) |
1.803 km |
153,86 Mbps (calo del 49%) |
226,03 Mbps (calo del 2%) |
32 ms |
Parigi (FR) |
8.195 km |
133,52 Mbps (calo del 56%) |
219,52 Mbps (calo del 5%) |
121 ms |
Tokyo (JP) |
10.537 km |
121,09 Mbps (calo del 60%) |
215,04 Mbps (calo del 7%) |
144 ms |
Sydney (AUS) |
13.621 km |
114,66 Mbps (calo del 62%) |
231,29 Mbps (aumento dello 0,001%) |
191 ms |
Non mi ha sorpreso che il server più vicino mi abbia fornito le migliori velocità. Non è stato comunque il miglior risultato in assoluto, poiché alcune VPN che ho testato hanno ridotto le mie velocità solo del 10% (o anche meno) sui server vicini. Ad ogni modo, sono stato lieto di vedere che i server ordinari fossero molto più rapidi sulle lunghe distanze. Ad esempio, il server di Parigi mi ha fornito quasi il doppio di velocità rispetto al server con IP dedicato nella stessa posizione.
La velocità della mia connessione si è ridotta solo del 27% collegandomi al server di Dallas di PrivateVPN.
PrivateVPN non ha la rete di server molto ampia, quindi immagino che le sue velocità siano minori rispetto a quelle di molti suoi concorrenti per via del sovraffollamento dei server. Supporta pure svariate connessioni simultanee, cosa che potrebbe appesantire ulteriormente i suoi server. Spero che in futuro le sue app mostrino il livello di carico di ogni server, perché per ora non c’è modo di sapere quante persone siano collegate a ciascuna posizione. Mi piacerebbe anche che il provider supportasse il protocollo Wireguard, per prestazioni migliori.
È un peccato che i server normali siano più rapidi di quelli con IP dedicato, perché nei miei test questi ultimi hanno funzionato meglio per lo streaming, il gaming e file sharing, tutte attività che traggono ovviamente giovamento dalle velocità di connessione elevate. Ad ogni modo, dovresti riuscire a svolgere tutte queste attività con velocità adeguate, eccetto nel caso la tua connessione di base sia molto lenta. Nel complesso, PrivateVPN è un servizio accettabile in termini di velocità, ma ha sicuramente margine di miglioramento.
Prova subito PrivateVPN
Le velocità di PrivateVPN sono sufficienti per il gaming? Sì, su server vicini
9.6
Ho potuto giocare online mentre ero connesso a uno dei server con IP dedicato di PrivateVPN. Nel mio primo test ho provato il server di Dallas, il più vicino a dove mi trovavo in quel momento, e la connessione aveva un ping soltanto di 10 ms. Per il gaming dovresti puntare a una latenza massima compresa tra 50 e 85 ms, se vuoi che il gioco risponda quasi istantaneamente ai tuoi comandi.
Nonostante il ping basso, il gioco presentava diversi lag con il server ordinario del Texas. Dopo aver dato l’input con il mouse, il personaggio ci metteva circa mezzo secondo a sparare. In tali condizioni non ho potuto godermela: poco dopo essere tornato in vita, mi facevano fuori di nuovo.
Ci sono voluti solo 10 secondi per trovare una partita.
Con l’IP dedicato che ho testato, non c’era praticamente alcun lag. Questo nonostante il ping fosse 4 volte superiore a quello del server ordinario (circa 42 ms). In un’occasione il gioco si è interrotto brevemente, ma questo può succedere anche senza una VPN. Nonostante io non sia molto abile in questo gioco, una volta che ha ripreso a fluire sono comunque riuscito a piazzare una bomba che ha aiutato la mia squadra a vincere.
Ho testato anche un server con IP dedicato nel Regno Unito, a 7.905 km da me: con un ping di oltre 100 ms, il gioco andava a scatti e dava strani problemi che lo rendevano ingiocabile. Questo è normale, considerata la distanza, ma in generale sono rimasto impressionato dalle prestazioni di PrivateVPN per il gaming. Non tante VPN sostengono un gioco online privo di lag, nemmeno se il server è vicino.
Prova subito PrivateVPN per il gaming
Rete di server - Connessioni affidabili su una quantità limitata di server
9.2
PrivateVPN dispone di una rete di server piccola ma che offre una buona varietà di posizioni in tutto il mondo. Le connessioni sono affidabili, anche se ho avuto qualche problema utilizzando il protocollo L2TP, che non mi permetteva la connessione ai server di San Paolo e Los Angeles. Non è comunque fra i protocolli che consiglio di usare, in quanto più lento e meno sicuro di OpenVPN.
Nonostante la sua rete sia composta da solamente 200 server in 63 Paesi, in totale offre più di 7.000 IP, che vengono fatti ruotare in maniera casuale quando raggiungono la piena capacità. La tabella sottostante fornisce una ripartizione di quante posizioni server sono disponibili in ciascun continente:
Continente |
Numero di posizioni |
Paesi |
Nord America |
19 |
Canada (3 città), Costa Rica, Messico, Panama e Stati Uniti (12 città) |
Sud America |
4 |
Argentina, Brasile, Cile e Colombia |
Europa |
39 |
Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania (2 città), Grecia, Irlanda, Islanda, Isola di Man, Italia (Milano), Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Moldavia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito (2 città), Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Spagna, Svezia (3 città), Svizzera, Turchia, Ucraina e Ungheria |
Asia |
17 |
Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Giappone, Hong Kong, India (2 città), Indonesia, Israele, Malesia, Russia, Singapore, Taiwan, Thailandia e Vietnam |
Oceania |
5 |
Australia (4 città), e Nuova Zelanda |
Africa |
2 |
Nigeria e Sudafrica |
Sono solo 7 i server virtuali, ossia server che si trovano in una località differente rispetto all’IP che forniscono. Questo non dovrebbe causare problemi di sicurezza, però potrebbe comportare velocità inferiori alle tue aspettative, se il server è effettivamente più lontano di quanto pensi. I server virtuali sono quelli di Argentina, Cile, Colombia, Città del Messico, Panama, Lima e Bangalore.
La maggior parte dei server di PrivateVPN è a noleggio. La stragrande maggioranza delle VPN noleggia i server perché costa molto meno che possedere un’infrastruttura proprietaria. Fintanto che una VPN segue una solida politica di no-log, questo non dovrebbe creare problemi di privacy. Mi dà però maggiore tranquillità quando una VPN elimina questo intermediario. Sono stato quindi lieto di scoprire dal supporto clienti che PrivateVPN possiede alcuni dei suoi server.
Sono disponibili 15 server con IP dedicato in 14 Paesi.
Spero che PrivateVPN passi presto all’uso di server basati sulla memoria RAM, poiché si tratta di una tecnologia che cancella qualunque possibile dato e informazione ogni volta che viene riavviata la singola unità, per una protezione della privacy ancora più robusta. Tuttavia, capisco anche che PrivateVPN è un’azienda di minori dimensioni e che quindi non può competere con le enormi reti e la tecnologia avanzata dei suoi concorrenti più grandi. Il numero di posizioni server dovrebbe essere sufficiente per gran parte delle persone, ma sul mercato puoi trovare VPN che coprono molte più località, soprattutto in Africa, Sud America o Medio Oriente.
Prova subito PrivateVPN
Sicurezza — Buona ma mancano alcune funzioni aggiuntive
9.2
PrivateVPN ha superato tutti i miei test contro perdite di dati e offre una crittografia di livello militare. Di default usa la crittografia GCM a 128 bit. Consiglio di passare alla versione a 256 bit, perché è più difficile da decifrare e ha mostrato buone prestazioni nei miei test. È disponibile anche la crittografia CBC, ma la tecnologia GCM è considerata un po’ più sicura e non ho notato differenze di velocità, quindi consiglio di mantenere la GCM. Inoltre, PrivateVPN utilizza i propri server DNS, eliminando così un intermediario, condizione che la rende più sicura.
Non ha mai rivelato la mia posizione effettiva durante i test realizzati sui server di Stati Uniti, Australia, Regno Unito, Svezia e Giappone. Un server statunitense mi ha collegato a una posizione diversa da quella indicata, ma non è stato un gran problema perché ho ottenuto comunque accesso ai cataloghi completi di Netflix USA, HBO Max e ogni altra piattaforma americana che ho testato. La protezione contro le perdite di IPv6 e DNS è abilitata automaticamente, però manca quella contro le perdite WebRTC. Dovrai quindi occupartene tu agendo nelle impostazioni del tuo browser. Questo risulta un po’ scomodo, quindi spero che PrivateVPN la aggiunga in futuro.
Sono rimasto sorpreso che il server di Los Angeles non sia segnato come posizione virtuale sul sito di PrivateVPN.
Il kill switch funziona come previsto, ma sarebbe interessante che fosse integrato anche nelle app per dispositivi mobili, non solo per Windows e Mac. L’ho testato cambiando di server mentre tenevo un browser aperto e ogni volta ha bloccato correttamente la mia connessione, quindi è un kill switch efficace. Si tratta di una funzione essenziale, poiché assicura che il tuo IP e i tuoi dati non risultino mai esposti in caso di caduta della connessione VPN protetta. Consiglio quindi di tenerlo sempre attivo, ma assicurati solo di attivarlo, perché non è abilitato come impostazione predefinita dell’app.
C’è anche la funzione Application Guard per indicare specifiche app che debbano essere disconnesse automaticamente quando disattivi la VPN. Può essere utile, ad esempio, per un’app bancaria che non vuoi lasciare attiva senza protezione. Infine, come ultima funzionalità di sicurezza integrata c’è Stealth VPN, che cela l’utilizzo della VPN per poter usare la tua connessione sicura sulle reti limitate. A tal fine, PrivateVPN utilizza il proxy Shadowsocks. Il personale di supporto consiglia di usare questa funzione solo se ci si trova in un Paese che censura pesantemente Internet.
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Inoltre, sono disponibili 5 differenti protocolli:
- OpenVPN UDP è il migliore per sbloccare i siti web. È anche super sicuro perché è open source, quindi viene testato da persone di tutto il mondo, che possono rilevare vulnerabilità da correggere.
- OpenVPN TCP è un po’ più lento della versione UDP e utilizza più dati. È buono averlo come sostituto, ma UDP resta la scelta migliore per gran parte delle attività online.
- OpenVPN TAP non è raccomandato dalla stessa PrivateVPN, quindi non so perché lo renda disponibile. Quando ho chiesto al supporto la sua finalità, non mi hanno saputo dare una risposta.
- L2TP è stato il protocollo più rapido nei miei test, ma è più vecchio e meno sicuro di OpenVPN. Inoltre mi ha dato problemi di connessione, quindi io mi atterrei all’uso di OpenVPN.
- PPTP è ancora meno sicuro del protocollo L2TP e la maggior parte delle persone non ne avrà assolutamente bisogno, pur restando utile per coloro che usano un sistema operativo obsoleto.
Alcuni ISP bloccano Tor, quindi PrivateVPN può aiutarti ad accedervi in sicurezza.
È un peccato che PrivateVPN non disponga di alcune funzionalità di sicurezza extra che troveresti in molti suoi concorrenti. Ad esempio, mancano le connessioni Double VPN e la funzione di protezione su Wi-Fi. Non c’è neppure lo split tunneling, anche se puoi connetterti ai server proxy SOCKS5 e HTTP di PrivateVPN con il tuo browser. In questo modo, potrai cambiare la località sul tuo browser mentre il resto delle app utilizza la tua normale connessione Internet. Ad ogni modo, non è comodo quanto uno split tunneling e non fornisce alcuna crittografia dei dati.
In generale, PrivateVPN è sicura: ha sempre nascosto la mia vera posizione e ha protetto le mie informazioni personali. Potrebbe migliorare con l’aggiunta di alcune ulteriori funzioni di sicurezza presenti nelle app dei suoi concorrenti.
Proteggi i tuoi dati con PrivateVPN
Privacy - Non conserva log ma ha sede in un Paese 14-Eyes
9.8
PrivateVPN ha sede in Svezia, ma non è un problema, considerata la sua ottima politica di no-log. La Svezia fa parte della 14-Eyes Alliance, un accordo tra governi per la condivisione di informazioni riguardanti i propri cittadini. Inoltre, non si tratta del Paese più amichevole in termini di privacy, poiché le sue leggi sulla conservazione dei dati hanno generato continui problemi. Ad ogni modo, PrivateVPN conserva solo una minima quantità di informazioni (quelle fornite da te per registrarti), quindi non avrebbe nulla da condividere se un governo le richiedesse di consegnare i dati dell’attività dei suoi clienti.
La maggior parte delle VPN conserva alcuni log anonimizzati, quindi mi ha impressionato che PrivateVPN conservi solo l’indirizzo e-mail.
Dei suoi clienti, PrivateVPN non conserva altro che l’indirizzo e-mail e la password. I pagamenti vengono elaborati da terze parti, quindi PrivateVPN non accede a nessuna delle tue informazioni finanziarie. Inoltre, se vuoi rimanere completamente anonimo, puoi anche creare un nuovo indirizzo e-mail solo per registrarti al servizio.
Un dato negativo è che la politica sui log di PrivateVPN non è stata verificata con processi di audit indipendenti o mediante casi giudiziari. Altre VPN pagano aziende di analisi di certa reputazione perché eseguano audit delle loro politiche sulla privacy, per dimostrarne la loro piena aderenza. Capisco che PrivateVPN sia una società più piccola, ma spero che in futuro cerchi la verifica di terzi indipendenti. Anche un caso giudiziario può comprovare l’efficacia di una politica di no-log, ma il compimento di questo scenario esula dal suo controllo. Detto questo, PrivateVPN ha una buona reputazione e mi dà fiducia per la gestione responsabile dei miei dati.
Per finire, questa VPN collabora con Intercom, entità terza che le fornisce l’infrastruttura per la live chat. Non la considero una gran preoccupazione per la privacy, ma resta sempre una buona idea non condividere nessuna informazione sensibile con il team di supporto di qualsiasi azienda. L’assistenza di PrivateVPN mi ha assicurato che Intercom non ha accesso alle conversazioni delle chat.
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Torrent - Velocità eccellenti sulle reti P2P
8.0
PrivateVPN è un’ottima scelta per l’uso di torrent. La maggior parte delle VPN riduce notevolmente le mie velocità quando provo a scaricare con torrent. Senza VPN di solito raggiungo una velocità di circa 12 MB/s durante i download. Ho testato un’infinità di VPN che mi abbassavano le prestazioni a circa 1 MB/s o anche meno, mentre con PrivateVPN sono riuscito a raggiungere 4 MB/s e ho scaricato un file da 1,6 GB in meno di 15 minuti; oltretutto era un torrent con un ristretto numero di seeder.
Ho riscontrato che i suoi server con IP dedicato sono due volte più rapidi dei server ordinari.
Il port forwarding, funzionalità che assicura le migliori velocità per torrent, è sempre attivo su ciascun server di PrivateVPN. Il suo staff di assistenza mi ha comunicato che gli IP dedicati aprono "quasi tutte” le porte, mentre i server regolari consentono l’accesso solo a una. Questo spiegherebbe perché i server con IP dedicato sono stati molto più rapidi nei miei test.
L’uso di torrent è legale in gran parte del mondo, però è illegale scaricare file protetti da copyright. Noi non approviamo certamente nessuna attività illecita. Prima di utilizzare il sistema torrent, ti invitiamo a informarti sulle norme e i regolamenti vigenti nel tuo Paese. In conclusione, se desideri mantenerti al sicuro sulle reti P2P, PrivateVPN è una delle migliori opzioni per l’uso di torrent.
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PrivateVPN funziona in Cina? A volte
A causa di una più severa regolamentazione locale sulle VPN, PrivateVPN non può garantire il suo funzionamento in Cina. Se vuoi utilizzarla quando viaggi in oriente, è consigliabile scaricare la VPN prima di entrare nel Paese. Una volta lì, l’indicazione è quella di usare uno dei protocolli OpenVPN e attivare la modalità Stealth.
Otterrai le migliori velocità utilizzando i vicini server di Hong Kong.
Il governo cinese tende più a bloccare la tecnologia VPN, piuttosto che a perseguire gli utenti. Ad ogni modo, noi non approviamo alcuna attività illecita, quindi ti invitiamo a informarti sempre sulle norme del Paese in cui ti trovi, prima di utilizzare una VPN.
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